Come invogliarli ad assaggiare anche quello che non amano, e quando è davvero necessario ricorrere agli integratori
A cura di Francesca Aimasso, Dietista Nutrizionista, Volontaria Associazione Robin Foood Onlus
“Mio figlio rifiuta qualunque assaggio di frutta e verdura, non ama il pesce e mangerebbe solo pasta al pesto. Oltre al solito trucco di nascondere le verdure nel piatto, cosa posso fare per invogliarlo? E se non ci riesco… devo dargli degli integratori?”
Una domanda frequente tra i genitori, spesso frustrati di fronte ai no decisi dei bambini. Per dare tregua alle preoccupazioni, è bene sapere che questa fase di selettività è assolutamente normale e, con un po’ di pazienza, è possibile accompagnare i più piccoli verso abitudini alimentari più equilibrate. Ecco alcuni consigli pratici da adottare per impostare abitudini alimentari corrette:
Cinque porzioni al giorno: un obiettivo anche per i più piccoli
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità e numerose ricerche scientifiche, consumare almeno cinque porzioni di frutta e verdura al giorno è fondamentale per tutti, anche per i bambini. Tuttavia, sappiamo quanto possa essere difficile convincerli a mangiare cibi che per loro non hanno un aspetto o un sapore “amico”.
Pazienza e costanza: l’importanza di riprovare
Il rifiuto iniziale non va vissuto come un fallimento. Al contrario, è utile continuare a proporre gli alimenti rifiutati, anche più volte, senza forzature, magari modificando semplicemente il modo in cui vengono proposti. La familiarità, nel tempo, può portare il bambino a cambiare idea.
Coinvolgiamoli in cucina: toccare, preparare, assaggiare
Un ottimo punto di partenza è invitarli a partecipare alla preparazione dei piatti: lavare le verdure, togliere la buccia, mescolare gli ingredienti. Attività semplici ma efficaci, che stimolano la curiosità e li avvicinano al cibo in modo giocoso. A volte, grazie a questo approccio, i bambini assaggiano verdure crude che prima rifiutavano.
Esperienze a contatto con la natura: dal campo alla tavola
Un altro modo per rendere i bambini più consapevoli, e suscitare in loro la curiosità di conoscere, è portarli a visitare un orto, una fattoria didattica o un mercato agricolo. Scoprire da dove vengono gli alimenti che tanto detestano può trasformare la diffidenza in interesse, e rafforzare il legame tra natura e alimentazione.
Il gusto cambia e migliora: fidatevi del tempo
È importante non scoraggiarsi. Il gusto dei bambini si evolve con la crescita, e ciò che oggi respingono potrebbe diventare domani un alimento amato. L’esperienza e la serenità con cui affrontiamo questi momenti possono fare la differenza.
E gli integratori? Solo se lo dice il medico
Nella maggior parte dei casi, i bambini in buona salute non hanno bisogno di un’integrazione di vitamine e sali minerali. Prima di ricorrere a prodotti specifici, è sempre bene consultare il proprio Pediatra o un Medico Dietologo: sapranno valutare le reali necessità del bambino e dare indicazioni corrette.