CIRROSI EPATICA? GIÙ IL BICCHIERE!

La cirrosi epatica è annoverata tra i numerosi danni provocati dall’abuso di alcol, farmaci e altre sostanze nocive per l’organismo. L’assunzione di elevate quantità di alcolici per un periodo di tempo prolungato, porta a quella che è una malattia cronica e degenerativa del fegato, che induce l’organo lesionato a distruggere le proprie cellule, andando a sostituirle con interconnessioni cicatriziali. La creazione di cicatrici fibrose e di noduli limitano conseguentemente il normale afflusso di sangue e provocano l’aumento di pressione nella vena porta. Mentre ad uno stadio neonatale la cirrosi epatica provoca sintomi molto lievi, come disturbi digestivi ed edemi alle caviglie, il progredire della malattia muta anche l’aspetto del paziente, in cui la parte superiore del corpo è magra, mentre quella inferiore gonfia per via della ritenzione dei liquidi. Un malato in cui la malattia ha raggiunto uno stadio avanzato è spesso vittima di dolori al fianco destro, è spesso in uno stato confusionale e assume un colorito giallastro. Sebbene l’abuso di alcol non presenti l’unica causa per cui la malattia si sviluppa – epatiti virali e malattie dismetaboliche ne sono un esempio, si stima che l’alcolismo provochi il 30% dei casi di cirrosi. Si tratta, purtroppo, di una malattia per cui non esiste una cura, ma i cui danni possono essere limitati dalla totale astinenza dall’alcol, dalla restrizione nell’utilizzo di alcuni farmaci, dalla rimozione chirurgica dell’ostruzione e dal trattamento farmacologico dell’insufficienza cardiaca.