DSA: la dislessia, come riconoscerla e affrontarla

Introduzione

La dislessia è uno dei disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) più comuni e si stima che in Italia colpisca circa il 3% della popolazione. Riconoscerla precocemente è fondamentale per garantire ai bambini strategie di apprendimento efficaci e migliorare il loro benessere scolastico ed emotivo. In questo articolo vedremo che cos’è la dislessia, come si manifesta, quando viene diagnosticata e quali strategie e supporti sono disponibili.

Cosa sono la dislessia e gli altri DSA

La dislessia fa parte dei disturbi specifici dell’apprendimento, insieme a:

  • Disortografia → difficoltà nelle competenze ortografiche e fonografiche.

  • Discalculia → difficoltà nel comprendere e operare con i numeri.

  • Disgrafia → difficoltà nella motricità fine della scrittura.

Sebbene siano disturbi distinti, possono coesistere nello stesso bambino, rendendo più complesso il quadro diagnostico. La caratteristica principale della dislessia è una difficoltà nella lettura, che risulta lenta, scorretta e spesso accompagnata da problemi di comprensione del testo.

Come riconoscere i segnali della dislessia

Quali sono i campanelli d’allarme

I principali segnali della dislessia sono:

  • Lettura lenta e faticosa.

  • Errori nella lettura, come omissioni o sostituzioni di lettere.

  • Difficoltà a comprendere il testo appena letto.

  • Affaticamento e frustrazione durante attività scolastiche.

Questi segnali possono comparire già nei primi anni di scuola primaria, ma la diagnosi definitiva viene generalmente formulata verso la fine della seconda elementare, quando lo sviluppo della lettura dovrebbe essere stabilizzato.

Come viene diagnosticata la dislessia

Quale percorso seguire

Il percorso diagnostico prevede:

  1. Segnalazione del sospetto, spesso da parte degli insegnanti.

  2. Valutazione specialistica con test standardizzati.

  3. Diagnosi ufficiale rilasciata dai servizi di tutela della salute mentale e riabilitazione in età evolutiva (es. Servizio Tutela della Salute Mentale e Riabilitazione in Età Evolutiva).

La valutazione viene condotta da un’équipe multidisciplinare composta da psicologo, neuropsichiatra infantile e logopedista.

Come supportare un bambino con dislessia

Quali strumenti e strategie utilizzare

Una volta diagnosticata, la dislessia va affrontata con:

  • Supporto logopedico per migliorare le abilità di lettura.

  • Consulenze psicologiche per sostenere l’autostima e la motivazione.

  • Strumenti compensativi (es. sintesi vocale, mappe concettuali, audiolibri) per agevolare l’apprendimento.

  • Misure dispensative (es. riduzione dei compiti scritti, tempi più lunghi per le prove).

L’obiettivo non è “normalizzare” la velocità di lettura, ma permettere al bambino di imparare e studiare efficacemente nonostante le difficoltà.

Conclusione

La dislessia è un disturbo che accompagna l’individuo per tutta la vita, ma con il giusto supporto può essere affrontata con successo. Intervenire precocemente significa dare ai bambini strumenti utili per affrontare la scuola con serenità, riducendo il rischio di insuccesso scolastico e problemi emotivi.
Se sospetti che tuo figlio abbia difficoltà di lettura, rivolgiti a uno specialista e informati presso i servizi dedicati del tuo territorio.
Per approfondire, leggi anche il nostro articolo su come supportare un bambino con DSA a scuola.


Disclaimer medico:
Le informazioni fornite in questo articolo hanno scopo puramente divulgativo e non sostituiscono in alcun modo il consulto medico o specialistico. In caso di dubbi, rivolgiti sempre a professionisti qualificati.