Quanto durano le emozioni? Scopri perché alcune sembrano eterne e altre svaniscono in un attimo

Le emozioni: cosa sono e perché durano più o meno a lungo

Le emozioni fanno parte dell’esperienza umana quotidiana e influenzano profondamente il nostro benessere psicofisico. Si tratta di stati mentali transitori, che hanno un inizio, uno sviluppo e una fine, e che modificano temporaneamente le nostre percezioni, reazioni e comportamenti. Ma quanto durano davvero le emozioni? Perché alcune, come la tristezza, sembrano non finire mai, mentre altre, come la gioia o la sorpresa, passano in un lampo?

Uno studio condotto da Philippe Verduyn e Saskia Lavrijsen della University of Leuven in Belgio, pubblicato sulla rivista Motivation and Emotion, ha cercato di rispondere a queste domande, analizzando la durata percepita di 27 emozioni in un campione di 233 studenti.


Cosa influenza la durata delle emozioni?

Il ruolo della ruminazione mentale

Secondo i ricercatori, la ruminazione mentale, ovvero la tendenza a ripensare ripetutamente a ciò che è accaduto, è il principale fattore che determina quanto a lungo persista un’emozione. Le emozioni associate a eventi rilevanti, difficili da elaborare o che attivano un intenso coinvolgimento personale tendono a durare di più.

“Le emozioni associate con alti livelli di ruminazione dureranno più a lungo”, ha spiegato Saskia Lavrijsen. “Quelle più brevi, al contrario, sono in genere suscitate da eventi considerati poco importanti”.


Quanto durano le principali emozioni?

Lo studio ha messo in evidenza delle differenze significative nella durata media delle emozioni:

  • Tristezza: circa 120 ore. È l’emozione più duratura.

  • Gioia: di norma breve, ma intensa.

  • Noia: dura in media un paio d’ore, ma la percezione soggettiva la fa sembrare infinita.

  • Disgusto e vergogna: tendono a passare in 30 minuti.

  • Paura: ha una durata molto breve, legata a eventi improvvisi.

  • Ansia: spesso più duratura della paura, poiché legata a preoccupazioni costanti.

  • Senso di colpa: può persistere nel tempo e risultare difficile da elaborare.

  • Sollievo: emozione positiva ma momentanea.


Perché alcune emozioni durano di più?

L’importanza soggettiva dell’evento

Le emozioni che persistono più a lungo sono generalmente associate a eventi valutati come più significativi o impattanti a livello personale. Un licenziamento, una perdita, una delusione profonda o un conflitto relazionale sono esempi di situazioni che possono generare emozioni durature.

Al contrario, emozioni più fugaci derivano da stimoli meno coinvolgenti o che non mettono in discussione aspetti fondamentali della propria identità o del proprio equilibrio emotivo.


Come gestire la durata delle emozioni?

Strategie utili per regolare le emozioni intense

Sebbene sia normale provare emozioni più o meno lunghe, ci sono strategie per ridurre l’impatto delle emozioni negative prolungate, tra cui:

  • Praticare la consapevolezza (mindfulness) per vivere l’emozione senza giudicarla.

  • Parlare con una persona di fiducia o con un professionista della salute mentale.

  • Scrivere un diario per elaborare i pensieri ricorrenti.

  • Impegnarsi in attività che riportano alla realtà presente, come sport, arte, lettura.

Per approfondire il tema della regolazione emotiva, visita anche il sito del Ministero della Salute.


Conclusione

Le emozioni non sono tutte uguali e la loro durata dipende da numerosi fattori, come l’importanza dell’evento scatenante e il modo in cui la persona lo elabora. La tristezza e l’ansia tendono a durare di più, mentre gioia, sorpresa e vergogna si dissolvono più rapidamente. Imparare a riconoscere e gestire le proprie emozioni è fondamentale per il benessere mentale ed emotivo.


Disclaimer medico

Le informazioni fornite in questo articolo hanno scopo puramente divulgativo e non sostituiscono in alcun modo il consulto medico o psicologico. In caso di necessità o dubbi, rivolgiti sempre a un professionista qualificato.

26/04/2025