GLI EFFETTI DEL LAVORO A TURNI SULLA SALUTE

Come il lavoro fuori orario influisce sull’organismo

In un’epoca in cui il lavoro non conosce più limiti di tempo, un studio della Higher School of Economics University di Mosca, basato sui dati dell’European Social Survey Round 5, ha evidenziato che un quarto della popolazione nei Paesi sviluppati lavora fuori dagli orari standard, spesso nei weekend o di notte.

Le percentuali variano da Paese a Paese:

  • In Italia, meno del 40% delle persone lavora su turni atipici.
  • In Grecia, la percentuale sale al 70%.
  • Nel Regno Unito e in Norvegia, raggiunge il 60%.
  • In Francia e Danimarca, il 51% della popolazione lavora fuori orario.

La sindrome del lavoratore turnista e i rischi per la salute

Il lavoro su turni altera i ritmi biologici naturali dell’organismo, causando diversi problemi di salute, tra cui:

  • Disturbi del sonno e stanchezza cronica.
  • Alterazioni del tono dell’umore, con maggiore rischio di ansia e depressione.
  • Difficoltà digestive e problemi gastrointestinali.

Conseguenze a lungo termine: malattie metaboliche e tumori

Nei casi più gravi, il lavoro a turni può favorire:

  • Squilibri metabolici dovuti alla rottura del ritmo circadiano delle cellule.
  • Malattie cardiovascolari, con un aumento del rischio di infarti.
  • Maggiore incidenza di diabete e obesità.

Nel 2019, l’International Agency for Research on Cancer (IARC) ha confermato la classificazione del lavoro a turni come probabile cancerogeno. Alcuni studi hanno evidenziato un aumento del rischio di tumore al seno, alla prostata e al colon-retto tra chi lavora regolarmente di notte.

Per approfondire gli effetti del lavoro a turni sulla salute, è possibile consultare il National Center for Biotechnology Information.

27/02/2020