Infarti e ictus nei giovani: quando le cattive abitudini mettono a rischio la salute del cuore

Infarti e ictus nei giovani: un fenomeno in allarmante crescita

Gli infarti e ictus nei giovani non sono più eventi rari. Negli ultimi anni, la loro incidenza è in aumento, colpendo anche persone sotto i 50 anni. Secondo l’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri, circa il 6% degli infarti riguarda soggetti con meno di 45 anni. Anche l’Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale (A.L.I.Ce. Italia) segnala che tra il 10% e il 15% dei casi di ictus coinvolge under 50.

Dati preoccupanti, confermati dal report TEHA (Task force on Effective Health Aging), che rileva come oltre il 50% degli italiani tra i 40 e i 69 anni presenti un rischio medio-alto di infarto o ictus nei successivi dieci anni.


Le cattive abitudini che aumentano il rischio cardiovascolare

Il crescente numero di infarti e ictus nei giovani è fortemente legato a stili di vita scorretti, sempre più comuni anche tra adolescenti e giovani adulti. Ecco i principali fattori di rischio:

1. Dieta scorretta e sedentarietà

Una dieta ricca di grassi saturi, zuccheri e sale, abbinata a una vita sedentaria, è tra le principali cause dell’aumento del rischio cardiovascolare. Il sovrappeso, l’ipertensione e il colesterolo alto sono condizioni che, se trascurate, possono sfociare in eventi gravi come infarto o ictus.

2. Fumo, alcol e droghe

  • Il fumo di sigaretta danneggia arterie e cuore fin dalla giovane età.

  • Il consumo eccessivo di alcol, soprattutto in grandi quantità in una sola occasione, può triplicare il rischio di ictus.

  • L’uso di droghe come cocaina, amfetamine e cannabis altera la circolazione e aumenta la probabilità di eventi cardiovascolari anche nel breve termine.

Uno studio su oltre 200 milioni di persone ha mostrato che l’uso di cannabis aumenta del 29% il rischio di infarto e del 20% quello di ictus.

3. Sostanze dopanti e abuso di integratori

Sempre più giovani ricorrono a sostanze dopanti come anabolizzanti e stimolanti per aumentare la massa muscolare. Secondo uno studio dell’Università di Padova, i bodybuilder professionisti hanno un rischio di morte cardiaca improvvisa 5 volte superiore rispetto a chi pratica sport amatoriale. Allenamenti estremi, integratori non controllati e diete squilibrate possono causare aritmie e danni permanenti al cuore.


Prevenzione: la chiave per salvare vite

La prevenzione primaria è oggi più che mai fondamentale. La Società Europea di Cardiologia stima che l’80% dei decessi legati a malattie cardiovascolari potrebbe essere evitato con un corretto stile di vita. La strategia “Prevent the first event” punta proprio a intervenire prima del primo evento grave, riconoscendo in anticipo i segnali di rischio.

Le azioni da mettere in pratica:

  • Seguire un’alimentazione equilibrata

  • Fare movimento regolare

  • Smettere di fumare

  • Evitare droghe e alcol

  • Dormire a sufficienza

  • Effettuare controlli medici periodici

Anche campagne di sensibilizzazione, screening mirati e una maggiore informazione sul tema possono aiutare a ridurre drasticamente l’incidenza di infarti e ictus nei giovani.


Conclusione

Gli infarti e ictus nei giovani non sono più episodi eccezionali. Oggi, le cattive abitudini di vita, l’uso di sostanze dannose e la scarsa attenzione alla prevenzione mettono seriamente a rischio la salute del cuore fin dalla giovane età. È fondamentale agire con consapevolezza: fare scelte sane, controllare i fattori di rischio e promuovere una cultura della prevenzione può salvare vite, a partire dai più giovani.

Le informazioni fornite hanno scopo divulgativo e non sostituiscono il consulto medico. In caso di dubbi, contatta un professionista sanitario.

22/08/2025