Talassemia: cause, sintomi e terapie per contrastarla

Cos’è la talassemia e perché è importante conoscerla

La talassemia è una malattia genetica del sangue che compromette la produzione di emoglobina, la proteina contenuta nei globuli rossi responsabile del trasporto dell’ossigeno in tutto l’organismo. In particolare, la beta talassemia è una delle forme più comuni e gravi di anemia ereditaria. Riconoscerla precocemente e intervenire con le terapie adeguate permette oggi ai pazienti di condurre una vita quasi normale, grazie ai notevoli progressi della medicina e agli screening genetici preventivi.

Cosa causa la talassemia: le origini genetiche della malattia

La talassemia è causata esclusivamente da un difetto genetico ereditato da uno o entrambi i genitori. Questo difetto interessa i geni che regolano la produzione della catena beta dell’emoglobina. Quando entrambi i genitori sono portatori sani, vi è una probabilità del:

  • 25% che il figlio sia affetto da talassemia maggiore (malattia conclamata);

  • 50% che sia un portatore sano;

  • 25% che sia completamente sano.

In Italia, le campagne di prevenzione e diagnosi prenatale hanno drasticamente ridotto l’incidenza delle forme più gravi della malattia, come confermato dal Ministero della Salute (https://www.salute.gov.it).

Come si manifesta e come viene diagnosticata

La talassemia provoca una ridotta produzione di globuli rossi e di emoglobina, con conseguente anemia cronica. I sintomi più comuni includono:

  • affaticamento persistente,

  • pallore,

  • difficoltà respiratorie,

  • crescita rallentata nei bambini.

La diagnosi si effettua tramite esami del sangue specifici, come l’elettroforesi dell’emoglobina e il test genetico, che possono identificare la mutazione responsabile.

Quali terapie esistono per la talassemia?

Attualmente, non esiste una cura definitiva per la talassemia, ma terapie efficaci permettono di gestirla e migliorare la qualità della vita. Le principali opzioni terapeutiche sono:

1. Trasfusioni di sangue regolari

Utilizzate per mantenere adeguati livelli di emoglobina e mettere “a riposo” il midollo osseo, prevenendo così deformazioni ossee e altre complicanze legate all’anemia.

2. Terapia chelante del ferro

Poiché le trasfusioni frequenti possono causare un accumulo di ferro nell’organismo, è spesso necessario ricorrere a farmaci che eliminano il ferro in eccesso.

3. Trapianto di midollo osseo

Rappresenta l’unica opzione potenzialmente curativa, ma è indicata solo in determinati casi e richiede un donatore compatibile.

4. Terapie innovative in fase di sperimentazione

Grazie alla ricerca, si stanno sviluppando approcci innovativi come la terapia genica, che mira a correggere il difetto genetico all’origine della malattia.

Perché affidarsi a un centro specializzato

Affrontare la talassemia richiede un approccio multidisciplinare, con il supporto di ematologi, genetisti, pediatri e psicologi. Solo un centro specializzato può offrire un piano terapeutico personalizzato e monitorare costantemente lo stato di salute del paziente. Inoltre, è fondamentale il ruolo dell’assistenza sanitaria a domicilio, soprattutto nei casi in cui le terapie richiedano continuità e vicinanza.


Conclusione

La beta talassemia è una malattia complessa ma oggi sempre più controllabile grazie alla prevenzione, alla diagnosi precoce e a terapie efficaci. Se hai familiarità con la malattia o desideri maggiori informazioni su screening genetici, diagnosi prenatale o servizi di assistenza sanitaria, contattaci: il nostro team è a tua disposizione per offrirti supporto qualificato.


Disclaimer medico

Le informazioni fornite in questo articolo hanno scopo puramente divulgativo e non sostituiscono in alcun modo il consulto medico. In caso di necessità o dubbi, rivolgiti sempre a un professionista sanitario.

08/05/2025