CODE E RITARDI. MA ALLE CURE NON SI PUÒ RINUNCIARE

Secondo i dati diffusi da CREMS, Centro di Ricerca in Economia e Management in Sanità e nel Sociale dell’Università Liuc, e ben evidenziati da un articolo del “Corriere della Sera” del 29 giugno 2020, per la fine del 2020 si calcola un aumento senza precedenti dei tempi di attesa per una qualsiasi prestazione sanitaria o visita di controllo. Attese che oscillano tra i 2 mesi per un primo esame oncologico, fino ad arrivare addirittura a 115 giorni per una visita ortopedica. A ciò, si aggiunge un aumento tra il 20% e il 55% del numero di prestazioni mancanti, trascurate durante l’emergenza Covid-19: solo in Lombardia, il rischio riguarda 18 milioni di visite su 61 milioni.

“Numeri impressionanti, che fanno temere per la tenuta del Sistema Sanitario Nazionale che in questi mesi ha dovuto far fronte a un’emergenza sanitaria mai vista, ma che per forza di cose ha dovuto trascurare intere categorie di pazienti e attività di prevenzione di base”. Così Giuseppe dalla Costa, direttore di Ente Mutuo Regionale, che sta attentamente monitorando la situazione al fine di tarare il servizio dell’Ente in modo da dare risposte sempre più rispondenti alle concrete esigenze dei Soci. Efficienza, risposte in 24/36 ore, costi contenuti e certi, qualità delle strutture che erogano le prestazioni sono infatti i capisaldi dell’attività di Ente Mutuo, oggi fattori ancora più rilevanti.

Dalla Costa ne ha parlato anche in un webinar dedicato proprio al tema della sanità integrativa come pilastro di crescente importanza nel contesto della sanità italiana. “Il mondo mutualistico dà una risposta basata su un approccio no profit: il nostro obiettivo è dunque fornire servizi di valore e qualità, ma anche mettere al sicuro i fondi che i Soci ci mettono a disposizione per la tutela della loro salute”. Per guardare il webinar, clicca qui.

08/07/2020