CHE COS’È L’IPOTIROIDISMO? CAUSE, RIMEDI E CURA

Una delle malattie più diffuse da cui può essere affetta la tiroide, che non riesce più a produrre una quantità adeguata di ormoni tiroidei per regolare il nostro organismo

L’ipotiroidismo è una condizione in cui ghiandola tiroide non è più in grado di produrre gli ormoni FT3 e FT4 per soddisfare le esigenze del nostro organismo.

Secondo le casistiche affligge soprattutto le donne, e considerando anche le forme più lievi, può interessare fino al 2% della popolazione.

Gli ormoni tiroidei sono fondamentali per il controllo del metabolismo energetico, sia in termini di dispendio energetico, sia in termini di scorte energetiche.

Ipotiroidismo: le cause

Questa malattia annovera diverse cause e le più frequenti sono:

  • forme autoimmunitarie come la Tiroidite di Hashimoto (o tiroidite cronica autoimmune
  • tiroiditi virali;
  • interventi chirurgici che richiedono la parziale o completa asportazione della ghiandola tiroidea;
  • trattamenti radiometabolici o con lo iodio, anche per malattie tumorali benigne o maligne della tiroide.

Esistono poi forme congenite non così infrequenti (1 caso ogni 2.000 nati circa), motivo per cui è stato inserito alla nascita lo screening per la rilevazione dell’ipotiroidismo congenito, per identificare il più precocemente possibile se un bambino nasce senza tiroide o con metà tiroide e intraprendere subito una terapia per garantire il corretto sviluppo cognitivo.

Ipotiroidismo: i sintomi

Purtroppo manifestandosi spesso con segni abbastanza aspecifici, l’ipotiroidismo è difficile da diagnosticare. Alcuni sintomi diffusi possono essere: profonda stanchezza, tendenza ad aumentare di peso o difficoltà nel perdere peso, indebolimento a livello muscolare, sonnolenza, intolleranza al freddo e a volte anche la stipsi.

C’è poi da prestare particolarmente attenzione da parte delle donne che desiderano una gravidanza, le quali dovrebbero controllare prima di rimanere incinta la corretta funzionalità tiroidea. La ghiandola deve funzionare bene sia per l’andamento della gravidanza, sia per lo sviluppo dell’embrione e del feto: il nascituro infatti utilizza fino al 4° mese gli ormoni della mamma, solo poi iniziano a svilupparsi i propri.

Inoltre, le donne affette da ipotiroidismo possono manifestare alterazioni dei cicli mestruali, tra cui polimenorrea, condizione in cui i cicli mestruali si accorciano. Gli anziani invece accusano sintomi di tipo neurocognitivo non associabili alla classica demenza senile, nei bambini si verifica un’interruzione o un rallentamento della crescita in statura.

24/01/2024