Supporto e strategie per i genitori
Stare accanto a una persona che soffre di problematiche alimentari è spesso disorientante. I disturbi dell’alimentazione coinvolgono sia il paziente che i suoi familiari, rendendo essenziale sapere come comportarsi. Ecco alcuni consigli utili per affrontare la situazione.
Gestire il momento del pasto
Il pasto è uno dei momenti più complessi per chi soffre di un disturbo alimentare. Per aiutare il proprio figlio:
- Pianificazione: coinvolgere il figlio nella scelta degli alimenti e concordare insieme i pasti, con l’obiettivo di ampliare gradualmente la varietà alimentare.
- Clima: mantenere un ambiente sereno durante i pasti, evitando conversazioni su cibo, peso e alimentazione.
- Stop alla costrizione: evitare approcci coercitivi, che potrebbero aumentare il senso di frustrazione e l’evitamento.
- Stop alle diete: evitare percorsi nutrizionali restrittivi in famiglia, per non aumentare l’attenzione al cibo e al corpo.
Strategie post-pasto
Dopo il pasto, è utile distrarre il proprio figlio con attività piacevoli e rilassanti, come:
- Guardare un film o leggere.
- Fare un’attività creativa, come disegnare o colorare.
- Risoluzione di cruciverba o giochi da tavolo.
Affrontare il disturbo alimentare
Per uscire da un disturbo alimentare, è fondamentale rivolgersi a un’equipe multidisciplinare specializzata, composta da psicologi, nutrizionisti e medici esperti. Spesso chi ne soffre non riconosce il problema, ma si può fare leva sugli effetti negativi visibili, come:
- Riduzione delle relazioni sociali e delle uscite con i coetanei.
- Calo delle prestazioni scolastiche o sportive.
- Alterazioni fisiche come assenza del ciclo mestruale o stanchezza cronica.
Per un approfondimento sui disturbi alimentari e le strategie di supporto, è possibile consultare National Eating Disorders Association.