La dermatite atopica è una malattia cronica infiammatoria della pelle che provoca lesioni cutanee (eczemi) accompagnate da rossore, vescicole, desquamazione, prurito forte e continuo in prevalenza su volto, mani, incavo dietro le ginocchia e gomiti. Questi sintomi si manifestano tendenzialmente durante i primi anni di vita, più precisamente tra 0-5 anni, per poi scomparire in maniera graduale prima dell’età adolescenziale (nel 3% dei casi la malattia si manifesta negli adulti over 30). Nonostante non si conosca ancora la causa principale, ma solo i fattori di rischio (clima, stress, alimentazione) esistono diversi modi per curare o anche solo alleviare i sintomi: creme emollienti, cortisoniche o a base di immunomodulatori e, per i casi più gravi, immunosoppressori come la ciclosporina e la fototerapia, una tecnica che prevede l’esposizione del paziente alla luce naturale emessa da apparecchiature specifiche. Nel corso degli ultimi anni, però, si è trovato un ottimo rimedio naturale: si chiama “dupilumab” ed è il primo farmaco biologico e non oncologico approvato dalla Commissione europea che si inietta una volta ogni 15 giorni nei pazienti adulti e adolescenti (di età compresa tra i 12 e 17 anni) con dermatite atopica da moderata a grave. È un anticorpo monoclonale completamente umano che è in grado di inibire l’attività dell’interleuchina-4 (IL-4) e dell’interleuchina-13 (IL-13), migliorando in maniera significativa l’estensione e la gravità della malattia, l’intensità del prurito e, di conseguenza, la qualità della vita.