COME PROTEGGERSI DALLA LISTERIOSI

La listeriosi, o infezione da listeria, è una tossinfezione alimentare che si manifesta sotto due forme: quella “tipica” provoca solamente febbre, nausea, diarrea e dolori muscolari a poche ore dall’ingestione, mentre la forma invasiva o “sistemica” colpisce anche il sistema nervoso causando encefaliti, meningiti e forme acute di sepsi che si manifestano dopo 1/3 mesi.
La causa di questa malattia è il Listeria monocytogenes, un batterio ubiquitario, che si trova comunemente nel terreno e nell’acqua e, di conseguenza, può facilmente contaminare ortaggi, verdure e anche animali, senza che quest’ultimi manifestino alcun sintomo.
Il batterio viene eliminato nei processi di pastorizzazione e cottura e le norme di igiene da seguire per evitare di contrarre l’infezione sono quelle previste per tutte le tossinfezioni alimentari: conservare in frigo o freezer e cuocere completamente il cibo derivato da animali, lavare con attenzione le verdure prima di consumarle, lavare le mani e gli utensili da cucina dopo la preparazione di cibi crudi ed evitare i formaggi preparati con latte non pastorizzato.
Alcuni soggetti, però, sono più a rischio rispetto ad altri: i malati di cancro, di diabete, di Aids, le persone anziane, i neonati e le donne in gravidanza. Per quest’ultime il batterio può causare aborto spontaneo, parto prematuro, morte in utero o infezione del feto; è bene quindi somministrare loro una cura antibiotica preventiva.