Come lo scorso anno, il tema della Giornata mondiale del diabete è l’importanza di garantire a tutti l’accesso alle cure per il diabete e rafforzare l’educazione sanitaria. La più vasta campagna di informazione e sensibilizzazione al mondo che raggiunge il suo apice il 14 novembre, data di nascita di Frederick Banting, uno degli scienziati scopritori dell’insulina.
Da cosa deriva la scelta del tema? Oggi nel mondo 537 milioni di persone hanno il diabete ma quasi la metà (240 milioni) non sono stati diagnosticati. Non solo. 541 milioni di persone sono a rischio di sviluppare il diabete di tipo 2. In questo contesto, 3 diabetici su 4 vivono in Paesi a basso reddito e spesso non hanno la possibilità di ricevere le cure necessarie.
Questo provoca conseguenze sia a livello sanitario che economico. Solo nel 2021 infatti si sono registrate 6,7 milioni di morti e un costo per la cura della patologia pari a 966 miliardi di dollari, il 9% della spesa sanitaria globale.
Come migliorare la situazione? Non basta garantire l’accesso alle cura, ma bisogna anche educare da un lato gli operatori sanitari a diagnosticare precocemente la malattia e dall’altro le persone con diabete, visto che per il 95% del loro tempo devono prendersi cura di sé in autonomia.