Il team di professioniste e volontarie dell’associazione Robin Foood risponde alle domande più comuni sull’alimentazione
Si parla spesso di guardare i valori indicati sull’etichetta degli alimenti, ma quali valori dobbiamo guardare in particolare? A cosa devo dare importanza?
Risposta a cura di: Chiara Ramponi, dietista e volontaria Robin Foood
Caro lettore, la ringrazio per la domanda estremamente interessante.
Per i non “addetti ai lavori”, orientarsi nella lettura delle etichette nutrizionali è un compito arduo e complicato. Di seguito, un piccolo vademecum con gli aspetti da tenere in considerazione in questo labirinto di informazioni chiamato “tabella nutrizionale”.
- GRASSI: in etichetta viene indicato il quantitativo totale e specificata la quota dei grassi di tipo saturo. Questi ultimi vengono, comunemente ed arbitrariamente, definiti come “cattivi” poiché meno “salutari” rispetto a quelli insaturi. È utile dunque controllare che, sul totale, i saturi non superino gli insaturi. È importante inoltre considerare (se presente) la quota di grassi trans che, secondo Linee Guida, dovrebbero essere consumati “il meno possibile”.
- COLESTEROLO: tra i grassi troviamo il colesterolo. È bene leggere in etichetta il suo contenuto e ricordarsi che un adulto non dovrebbe superare la dose di 300 mg al giorno.
- CARBOIDRATI: per legge devono essere indicati sia carboidrati complessi (o amidi) sia i carboidrati semplici (o zuccheri). Particolare attenzione deve essere posta a questi ultimi il cui consumo dovrebbe essere inferiore al 15% dell’energia totale assunta durante la giornata. Per tale motivo, è bene soffermarsi sul quantitativo di zuccheri semplici e prediligere il prodotto con il contenuto più basso.
- SALE: la raccomandazione dell’OMS è quella di non superare il consumo giornaliero di 5 g al giorno. Esistono però alcuni prodotti (specie zuppe o prodotti già pronti) che contengono, per porzione, un quantitativo di sale quasi paragonabile alla dose massima consentita. È dunque utile leggere tale dicitura e, a parità di prodotto, acquistare quello con il quantitativo minore di sale.
- ENERGIA: si tende spesso a valutare un prodotto in base al suo apporto energetico. In realtà, ciò che conta non è il quantitativo calorico del singolo alimento bensì la quota calorica totale dell’intera giornata; per tale motivo è bene non focalizzarsi su questo numero.
Per concludere, anche se è utile leggere la tabella nutrizionale è altrettanto importante non demonizzare a priori tutti quegli alimenti che non corrispondono alle caratteristiche sopracitate. È bene ricordarsi infatti che saltuariamente è possibile acquistare e consumare prodotti con un quantitativo di grassi e/o di zuccheri superiori rispetto alle dosi consigliate. La chiave risiede nella misura, nella frequenza e nella porzione consumata.