Gli effetti dei cibi ultra-processati

Una ricerca mette in luce la correlazione tra il consumo frequente di cibi ultra-processati e l’incremento del rischio di sviluppare malattie croniche

Come conferma la ricerca pubblicata su The Lancet Regional Health Europe, gli alimenti ultra-processati, noti per la loro capacità di soddisfare istantaneamente i desideri del palato, costituiscono una parte sempre più consistente delle diete moderne. Snack, piatti pronti e bevande zuccherate rappresentano solo alcuni esempi di questi prodotti, che si distinguono per un processo di trasformazione alimentare che modifica sostanze e nutrienti fino a ottenere un prodotto pronto al consumo.

La ricerca

Il recente studio condotto nell’ambito del grande progetto Epic ha coinvolto oltre 250.000 volontari provenienti da sette Paesi europei. L’obiettivo era chiarire se il consumo abituale di cibi ultra-processati fosse associato a un rischio maggiore di sviluppare multi-morbilità, ossia la presenza di più patologie croniche contemporaneamente. I risultati hanno rivelato un aumento del 9% del rischio di sviluppare multi-morbilità nei soggetti che consumavano frequentemente alimenti ultra lavorati.

I rischi

Particolarmente allarmante è che il rischio non riguarda solo le malattie croniche tipiche del mondo occidentale, come cancro e diabete, ma anche condizioni legate alla salute mentale. Studi indicano che un’elevata percentuale di alimenti ultra-processati nella dieta può essere correlata a un aumento del rischio di depressione e disturbi d’ansia, oltre a un declino cognitivo più rapido.

Il ruolo delle aziende alimentari

La natura stessa degli alimenti ultra-processati sembra favorire una sorta di dipendenza, simile a quella causata da sostanze come il tabacco. Le aziende alimentari, consapevoli di ciò, progettano questi prodotti per renderli irresistibili, manipolando ingredienti e formulazioni per massimizzare il loro appeal.

Strategie per un cambiamento salutare

La consapevolezza di questi rischi è fondamentale per promuovere una dieta più sana e bilanciata. Ridurre il consumo di cibi ultra-processati e privilegiare alimenti freschi e poco lavorati è un passo cruciale verso una migliore salute generale. Inoltre, educare le nuove generazioni sui meccanismi di marketing utilizzati dalle aziende alimentari può contribuire a una scelta consapevole e responsabile dei prodotti alimentari.

L’emergere di evidenze sempre più chiare sui danni associati ai cibi ultra-processati sottolinea l’importanza di una riflessione sulle nostre abitudini alimentari. Limitare il consumo di questi alimenti e favorire un’alimentazione basata su cibi naturali e poco lavorati non solo migliora la nostra salute fisica e mentale, ma rappresenta anche un atto di responsabilità nei confronti del nostro benessere a lungo termine.

12/04/2024