GLI EFFETTI DELLA FRAGILITÀ SULL’UOMO

Uno studio condotto presso l’Università di Leeds e pubblicato sulla rivista “The Lancet” evidenza come alcuni organi e apparti, indispensabili per il corretto funzionamento dell’organismo, siano responsabili della condizione di fragilità, ovvero di precario equilibrio psicofisico, che colpisce per lo più per persone anziane. Cervello, sistema endocrino, sistema immunitario e l’apparato muscolo-scheletrico sono i più colpiti, ma anche l’apparato respiratorio, cardiovascolare e renale sono i punti deboli del nostro organismo che, andando avanti con l’età, diventano più fragili e causano questa perdita di equilibrio, rendendo le persone non più autosufficienti. Eventi come il cambio di medicinali o un lieve malessere, che normalmente non sono particolarmente rilevanti, possono invece provocare un generale peggioramento dello stato di salute per chi soffre di fragilità. Il ricovero in ospedale, però, rimane la principale causa di questa condizione; per questo motivo è necessario rendere più efficiente il sistema degli ospedali a domicilio, delle case della salute e degli ospedali di comunità al fine di prevenire le conseguenze negative legate all’ospedalizzazione, quali aumento di mortalità e cadute o alterazioni della pressione.

11/03/2020