GRAVIDANZA – NORME GENERALI

di Carla Lertola, medico specialista in Scienze dell’Alimentazione e fondatrice dell’associazione Robin Food

Come afferma l’OMS chi “ben inizia” avrà benefici per tutta la vita in termini di salute e di prevenzione dalle patologie. I primi 1000 giorni (i nove mesi di gravidanza ed i successivi due anni) sono infatti fondamentali per lo sviluppo e la crescita (del feto e del bambino) e per godere di buona salute per tutta la vita.
La gravidanza deve diventare quindi un’occasione per migliorare il proprio stile di vita poiché ciò che la mamma mangia influisce positivamente (o negativamente) sulla salute presente e futura del bimbo.
Durante la gestazione le richieste energetiche sono aumentate, tanto da richiedere una supplementazione calorica, ma non è necessario “mangiare per due” come invece è d’uso credere.
È importante mangiare di tutto, facendo attenzione a suddividere in maniera equilibrata le calorie giornaliere. La quota maggiore deve provenire dai carboidrati, che devono essere la base della propria alimentazione. Per i grassi vale la regola della moderazione: mai esagerare ma neanche ridurli troppo poiché garantiscono il corretto sviluppo del bimbo, dal periodo prenatale a tutta l’età evolutiva. Infine, non bisogna tralasciare le proteine fondamentali per sostenere la sintesi proteica fetale. Considerando che, normalmente, dovremmo assumere 0,8-1,0 grammi di proteine per ogni kg di peso corporeo, il fabbisogno in gravidanza aumenta in base al trimestre di gestazione.
Inoltre, in gravidanza bisogna prestare attenzione a ciò che si mangia (e a come gli alimenti vengono cotti e maneggiati) per non correre il rischio di contrarre alcune tossinfezioni alimentari che possono portare danni severi al bimbo. Per evitare tutto ciò bisogna lavare accuratamente le mani, gli utensili e la frutta e la verdura prima del consumo. Bisogna inoltre non consumare carne, pesce e uova crudi o poco cotti, il latte non pastorizzato e i formaggi a pasta molle, erborinati e prodotti da latte crudo.
Per ultimo (ma non per importanza) vi è la totale astensione da alcol e fumo, due sostanze potenzialmente cancerogene per la mamma e per il suo bimbo.