In passato considerato addirittura una sostanza tossica, il selenio è in realtà un micronutriente fondamentale per il nostro organismo ed è presente in molti alimenti come il pesce, la carne rossa, i cereali integrali, formaggi e uova, sotto forma organica (seleno-metionina) o inorganica (selenite).
Le proprietà benefiche del selenio sono molteplici: è un potente antiossidante, permette di protegge l’organismo da patologie cardiovascolari come infarto o ictus e da alcuni tipi di cancro, in particolare alla prostata e al rene. La tiroide, però, rimane l’organo che sfrutta di più le potenzialità del selenio, in quanto ha un’azione protettiva contro radicali liberi, molecole ossidanti prodotte dal metabolismo dell’ossigeno e fortemente dannose per l’apparato tiroideo.
Un aspetto da tenere sotto controllo, però, sono le dosi: in generale, bastano 55 microgrammi per gli adulti, ma per le donne in gravidanza o in allattamento la quantità aumenta a 65-75 perché il selenio è in grado di limitare l’ipertensione. Per i bambini, invece, si parla di 20-35 microgrammi in base all’età.