IL BAMBINO IN VIAGGIO

A cura di Alberto Martelli, pediatra convenzionato con Ente Mutuo Regionale

In questo periodo è frequente che il genitore si ponga una serie di domande inerenti agli aspetti sanitari di un figlio in procinto di partire per le vacanze estive.

La prima domanda è cosa fare prima. Occorre parlare con il proprio Pediatra di famiglia almeno 4-6 settimane prima del viaggio per capire se occorre eseguire qualche vaccinazione facoltativa specifica o qualche profilassi di altra natura, come ad esempio quella per la malaria. In caso di viaggio molto prolungato o in aree con un particolare rischio sanitario occorrerà rivolgersi ai Centri territoriali specializzati in Medicina dei viaggi per ottenere informazioni specifiche e aggiornate. In caso di soggiorni in particolari Paesi, come ad esempio negli Stati Uniti, ricordarsi di stipulare un’assicurazione sanitaria con una buona compagnia del settore per coprire i costi di qualche eventuale ricovero o intervento chirurgico.

Altro frequente dubbio è quali farmaci portare con sé. Ovviamente la risposta cambia in base alla meta geografica. Se il posto è disagiato e lontano da farmacie e strutture sanitarie si dovrà allargare il ventaglio dei farmaci da portare con sé, inglobando anche colliri antibiotici, un antibiotico per via orale ad ampio spettro, un antistaminico per bocca da utilizzare in caso di reazioni allergiche o per il mal d’auto/mare ed altri eventuali farmaci che, con una certa frequenza, vengono utilizzati per necessità particolari del singolo bambino. Nel kit non dovranno mancare le bustine da sciogliere in acqua per comporre soluzioni glucosaline, con zuccheri e sali minerali per la reidratazione orale in caso di vomito e/o diarrea, che non saranno mai sostituite da altri preparati in uso, ad esempio, fra gli sportivi perché la composizione del sudore è completamente diversa dalle perdite che avvengono in corso di vomito e diarrea. Quello che dovrà sempre far parte del bagaglio per il viaggio, di minima, sarà invece l’antifebbrile che, come è noto, ha sempre, o quasi sempre, una valenza anche anti-dolorifica  e anti-infiammatoria. Per questo genere di farmaci, come Paracetamolo e Ibuprofene, soli anti-febbrili permessi nell’età pediatrica, ricordarsi anche di avere con sé una formulazione in supposta, se è presente vomito, oppure in sciroppo per le altre situazioni. Utile avere anche soluzioni disinfettanti e, visto i tempi attuali, anche un gel antimicrobico per mani. Bene munirsi anche di un buon repellente per zanzare e creme solari ad alta protezione con doposole.

E se il bambino fosse molto piccolo o addirittura un neonato? I neonati possono viaggiare in aereo fin dai primi giorni di vita ma i neonati prematuri, con patologie polmonari o cardiache, dovrebbero avere il benestare del Pediatra prima di intraprendere un volo aereo.   In caso di allattamento materno la mamma può proseguire ad allattare il figlio senza particolari precauzioni. In caso di allattamento artificiale bisogna ricordare che il latte va sempre ricostituito con acqua minerale naturale in bottiglia, appena aperta. Se l’acqua disponibile non fosse potabile, bisogna bollirla per almeno 10 minuti. Altro argomento controverso è il condizionamento nell’abitacolo dell’auto nel caso di viaggio in macchina del neonato o lattante. In questi casi il trasporto deve sempre avvenire nell’apposito ovetto e le condizioni di temperatura devono essere favorevoli, con una temperatura di 24-25°. Occorre prevedere anche delle soste per i pasti e i cambi di pannolino. Poi godetevi le vacanze, senza pensarci troppo. Pronti sì, ma non ansiosi.