IL “DOLORE CHE SCORRE”, CONOSCERE E AFFRONTARE I REUMATISMI

I reumatismi, anche detti “dolore che scorre” per loro radice greca e per la loro tendenza a interessare diversi tessuti e aree del corpo durante il decorso della malattia, comprendono in realtà più di 200 patologie, diverse tra loro per cause, sintomi, decorso e danni che provocano. Se ne distinguono due principali gruppi: il reumatismo infiammatorio e il reumatismo non infiammatorio. Il reumatismo infiammatorio comprende la collagenosi, che colpisce il tessuto connettivo e in cui rientrano i casi di lupus, le diverse forme di artrite – o infiammazioni delle articolazioni che possono avere diverse cause – e le forme di spondiloartrite. Nel secondo gruppo, quello del reumatismo non infiammatorio, troviamo invece il mal di schiena cronico, le patologie ossee e le diverse forme di artrosi. Chiave, quando si parla di reumatismi, è la diagnosi precoce, che permette di controllare lo sviluppo della malattia. Tra i campanelli d’allarme da non ignorare e per cui è necessario rivolgersi ad un medico, ci sono per esempio il dolore e gonfiore alle mani e ai polsi che persiste per più di tre settimane. La rigidità articolare mattutina che duri più di un’ora dal risveglio e il gonfiore improvviso alle articolazioni, che può essere accompagnato da dolori acuti, sono altri segnali che potrebbero indicare l’insorgere dei reumatismi. Sebbene si tratti di una patologia legata all’età, che tende quindi a colpire le persone più anziane, esistono numerosi casi di pazienti più giovani affetti da tale disturbo. Per loro è importante prestare attenzione all’eventuale dolore sciatico fino al ginocchio, che aumenta di intensità durante la notte e si riduce praticando esercizio fisico.