ITALIA, ALLARME OBESITÀ INFANTILE

Due nuovi studi dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) presentati al Congresso europeo sull’obesità a Glasgow lo scorso aprile, hanno messo in evidenza un pericoloso trend: l’aumento dei casi di obesità infantile nel sud Europa. Se la più alta presenza di obesità tra i più piccoli è stata registrata in Spagna (17,7%), l’Italia non vanta risultati migliori, con un terzo posto nella classifica stilata dall’OMS ed un 16,8% di bambini gravemente in sovrappeso. Gli studi proseguono dimostrando che i bambini allattati al seno risultano avere meno probabilità di sviluppare obesità e, conseguentemente, l’OMS raccomanda l’allattamento al seno esclusivo per i primi 6 mesi di vita, con successiva introduzione di altri alimenti nella dieta del bambino, che può venire allattato anche oltre i due anni d’età. La battaglia contro l’obesità è di fondamentale importanza, considerando che i bambini obesi hanno maggiori probabilità di sviluppare malattie cardiovascolari e di presentare valori pressori superiori alla norma. Per questo è fondamentale educare i bambini a mantenere un’alimentazione sana ed equilibrata e a farli partecipare ad attività sportive all’aria aperta, sin dalla prima infanzia.