LA CATARATTA COLPISCE ANCHE I BAMBINI

Si definisce cataratta congenita l’opacità del cristallino che può colpire anche il bambino nei primi giorni di vita. Costituisce una delle principali cause di cecità in età pediatrica ed è dovuta a cause genetiche o per malformazioni durante lo sviluppo embrionale.

Ne esistono di due tipi: monolaterale e bilaterale. Non si differiscono solo dal fatto che la patologia colpisca solo un occhio o entrambi, ma da alcuni effetti collaterali che possono provocare. La cataratta monolaterale può diventare la causa di strabismo, perché il cervello privilegia la vista nell’occhio che vede bene a discapito di quello malato; nella bilaterale, invece, può interferire sullo sviluppo visivo generale.

Il reflex test è l’esame che serve per identificare la cataratta congenita. Una luce rossa emessa dall’oftalmoscopio che mette in evidenza l’eventuale mancanza di trasparenza del cristallino, ottenendo tre possibili risultati: se entrambi gli occhi presentano un riflesso rosso allora il bambino è sano, ma se si riscontra un riflesso poco intenso, bianco o addirittura assenza di riflesso allora bisogna fare degli accertamenti.

Anche i genitori possono accorgersi di eventuali anomalie agli occhi, semplicemente osservando una fotografia scattata con il flash, anche se il più delle volte avviene in ritardo: l’ideale, infatti, sarebbe operare il bambino nelle prime 4-6 settimane di vita.

17/07/2020