LA DOPPIA PIRAMIDE ALIMENTARE – AMBIENTALE

È oramai nota a tutti la piramide alimentare che rappresenta il più importante modello grafico in grado di evidenziare le corrette linee guida alimentari di immediata e facile consultazione. In questo modo è infatti possibile comunicare efficacemente (e visivamente) quali cibi devono essere assunti, in quali proporzioni e con quale frequenza (giornaliera-settimanale-occasionale).
Meno nota è invece la doppia piramide alimentare – ambientale che mette in relazione la piramide “alimentare” basata sulla dieta mediterranea con quella “ambientale” che valuta invece l’impatto ecologico dei cibi consumati. Quest’ultimo è stato stimato associando a ciascun alimento la propria Impronta Ecologica, ossia la superficie ecologicamente produttiva necessaria per generare le risorse utilizzate per la produzione, o valutandone la propria Impronta Carbonica, ovvero la quantità di gas serra emessi nell’atmosfera. È stata così ottenuta una piramide capovolta in cui in alto si trovato tutti quegli alimenti (carne, formaggi, salumi) con un maggiore impatto ambientale, mentre in basso quelli che con la loro produzione incidono meno di tutti gli altri (frutta, verdura).
Come si può notare mettendo a confronto le due piramidi (e ottenendo così la doppia piramide) si nota che quegli alimenti che dobbiamo consumare con maggiore frequenza sono anche quelli che danneggiano meno il nostro pianeta. Possiamo inoltre affermare che anche i cereali e i legumi oltre agli alimenti di origine vegetale citati in precedenza vanno considerati genericamente meno “impattanti” dei cibi di derivazione animale.
Alimentarsi in maniera equilibrata e corretta è dunque necessario per nutrire sia noi stessi sia il mondo in cui viviamo e per far vivere entrambi meglio e più a lungo.

21/01/2020

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