LA PRIMA DIGESTIONE SI COMPIE IN BOCCA

Prima digestio fit in ore (Scuola medica salernitana – Regimen Sanitatis Salernitanum). 

A cura di Alberto Martelli, pediatra convenzionato con Ente Mutuo Regionale, e di Ferruccio Torri, medico chirurgo dentista convenzionato con Ente Mutuo Regionale

Come dice il sottotitolo, la conoscenza che la prima parte della digestione degli alimenti avvenga nel cavo orale, attraverso la masticazione e la presenza della saliva, era un dato noto fin dal Medioevo. E’ utile ricordare che la Scuola Medica Salernitana è stata la prima e più importante istituzione medica d’Europa all’inizio del Medioevo (IX secolo). Per questo motivo è considerata come la culla delle moderne università. Fatta la storia, si deve ora parlare di corretta masticazione e dell’ambiente del cavo orale. La saliva comincia ad essere prodotta nel secondo mese di vita dalle ghiandole salivari. Molte mamme si stupiscono di notare al secondo mese, nel piccolo lattante, la scialorrea, cioè la fuoriuscita di saliva dalla bocca. In realtà quando inizia questo evento, il lattante, che deve ancora imparare tutto, non è abituato a deglutire prontamente la saliva che va formandosi e presenta questa transitoria situazione. Con la crescita e lo sviluppo dei primi dentini da latte, la masticazione svolge un ruolo centrale nella digestione e i genitori non si devono minimamente preoccupare se i dentini tardano a presentarsi. I tempi di eruzione dentale nel lattante, seguono, in maniera rigorosa, un percorso già geneticamente determinato nei genitori. Se un genitore è stato tardivo nell’eruzione dentale, molto probabilmente anche il figlio seguirà questa strada. Di norma i genitori non sanno questo dato. Meglio chiederlo ai nonni, o meglio, alle nonne. L’unico accorgimento da adottare nel caso di eruzione dentale tardiva è quello di frullare ancora gli alimenti per realizzare, preventivamente, quello che i dentini non possono ancora fare. I vecchi pediatri tranquillizzavano i genitori ansiosi dicendo la frase fatidica in questi casi di ritardata eruzione dentale “Ma avete mai visto un bambino o un ragazzo senza denti?”. La masticazione avviene spontaneamente con un meccanismo innato senza che i genitori debbano fare nulla. La saliva contiene un enzima chiamato ptialina che inizia la trasformazione degli zuccheri. Questo enzima scinde gli zuccheri complessi, amido e glicogeno, in zuccheri semplici come destrine e maltosio. La saliva serve anche a idratare il bolo alimentare e a renderlo lubrificato, facilitandone la deglutizione. La saliva inoltre contiene una serie di componenti che hanno azione antimicrobica. Una proteina chiamata lisozima, presente anche nell’albume dell’uovo, ci protegge dai microrganismi introdotti dagli alimenti, con l’azione integrata di alcuni anticorpi emessi sempre nella saliva, le Immunoglobuline A salivari. La saliva, che viene abbondantemente prodotta nel corso della giornata, specie durante i pasti, nella quantità di un litro/un litro e mezzo al dì, collabora anche alla protezione dello smalto dentale nei confronti dell’azione corrosiva e cariogena di alcuni alimenti. Masticando poco, si riduce, di pari passo, anche la produzione salivare e tutta la prima fase della digestione finisce per essere incompleta. Una scarsa masticazione, provocando una scarsa produzione salivare, determina una serie di errori a cascata che partono dalla necessità di introdurre più liquidi durante il pasto per compensare la mancanza di saliva. Questo può portare all’introduzione, secondo le abitudini, di maggiori quantità di bevande anche zuccherate, che, come sappiamo, oltre a danneggiare lo smalto dentale con un effetto cariogeno, possono incrementare significativamente il peso corporeo. Inoltre introdurre grandi quantità di liquidi durante i pasti, diluisce i succhi gastrici aumentando il pH e determinando, nello stomaco, un ambiente meno acido rispetto a quanto richiederebbe la digestione. Per questo si dice di bere abbondantemente acqua, in maniera frazionata, nel corso della giornata, senza esagerarne l’apporto durante i pasti. Anche per questo, la masticazione e la conseguente produzione salivare devono essere protratte nel corso dei pasti. I denti pertanto devono sempre essere salvaguardati e controllati periodicamente dal vostro odontoiatra per garantire nel tempo queste funzioni. Da ultimo, ecco un piccolo suggerimento per chi volesse perdere qualche chilo in vista dell’estate. Cercate di eseguire una masticazione lenta e prolungata in modo da raggiungere prima il senso di sazietà. Comunque, vero o non vero, così facendo, masticherete più a lungo consumando più calorie con l’attività anche muscolare della masticazione. Per perdere peso, tutto serve.