L’intolleranza al lattosio deriva da un basso consumo di latte, che porta l’organismo a non riuscire a digerirlo a causa di una carenza dell’enzima lattasi. Un’abitudine, però, spesso dovuta ad una diversa cultura.
Lo conferma un recente studio dell’University College di Londra che ha analizzato la storia della presenza del gene tra le diverse popolazioni: in Asia e Africa, il deficit di lattasi è molto diffuso in quanto raramente la popolazione consuma il latte animale, mentre nei paesi europei, in particolare scandinavi, l’abitudine è fortemente radicata.
Si è inoltre riscontrato che poter bere e, soprattutto, digerire il latte ha portato ad un aumento del 6% delle probabilità di sopravvivenza in età infantile. Questo perché è una bevanda ricca di energia e nutrienti come calcio, vitamina D e amminoacidi, oltre che essere ai tempi meno contaminata rispetto all’acqua.