Le carote? Non fanno abbronzare

Miti e verità sul ruolo che questa verdura può avere per favorire la tintarella

Con l’avvicinarsi della stagione estiva spunta nuovamente il consiglio popolare di consumare carote per ottenere un’abbronzatura migliore. Tuttavia, prima di riempire il carrello di questi ortaggi arancioni, è importante capire cosa si nasconde dietro mito.

Prima di tutto, è fondamentale chiarire che non esiste alcun alimento, inclusa la carota, che possa realmente “fare abbronzare”. L’abbronzatura è il risultato di un processo biologico naturale che coinvolge la produzione di melanina, un pigmento presente nella nostra pelle. Quando ci esponiamo al sole, i raggi ultravioletti stimolano le cellule cutanee a produrre melanina, che ha un ruolo protettivo contro i danni causati dai raggi UV.

Il ruolo del beta-carotene e l’aspetto della pelle

Le carote sono particolarmente ricche di beta-carotene, un pigmento arancione che, se consumato regolarmente, può conferire un colorito più dorato alla pelle nel tempo, senza l’esposizione diretta al sole. Tuttavia, è importante notare che il beta-carotene non è direttamente legato alla produzione di melanina o all’abbronzatura.

Altri alimenti ricchi di beta-carotene

Oltre alle carote, il beta-carotene si trova in altri vegetali, come:

  • prezzemolo
  • pomodori
  • spinaci
  • albicocche
  • meloni
  • prugne
  • mandarini
  • banane

Consumare una varietà di questi alimenti durante le stagioni più calde non solo può contribuire a mantenere una pelle sana e luminosa, ma può anche fornire altri benefici per la salute.

Benefici per la salute della pelle

Anche se le carote non aumentano direttamente l’abbronzatura, il beta-carotene ha potenti proprietà antiossidanti ed è un precursore della vitamina A, entrambi importanti per la salute della pelle. Il beta-carotene può anche contribuire a ridurre la sensibilità della pelle quando questa è esposta ai raggi solari.

In conclusione? Carote sì, ma non per forza per abbronzarsi!

20/05/2024