L’IMPORTANZA DELLA ROUTINE CONTRO OBESITÀ, DIABETE E IPERTENSIONE

La mancanza di sonno è da tempo nota come una delle principali cause della sindrome metabolica, ma ciò che solo recentemente è emerso da uno studio condotto presso il Brigham and Women’s Hospital della Harvard Medical School di Boston è che il ritardo del momento di coricarsi è semplicemente altrettanto problematico per il nostro organismo. Dopo aver analizzato la routine di 2003 diversi pazienti, i ricercatori hanno constatato come, nel 27% dei casi di variazione della stessa, questa comportasse l’insorgere della cosiddetta sindrome metabolica nei pazienti. Questa patologia comporta un aumento del rischio di cardiopatia, ipertensione, iperglicemia, eccesso di grasso intorno al girovita, e livelli anormali di colesterolo e trigliceridi. Quando gli orari variavano di oltre 90 minuti, il rischio di contrarre la sindrome metabolica saliva del 57%. Questa correlazione è probabilmente da ritrovarsi nei naturali orologi biologici dell’organismo che sono tarati su cicli di 24 ore e potrebbero andare incontro a degli scompensi in mancanza di un’adeguata alternanza di sonno e veglia.