MICROSCOPIA CONFOCALE PER LA DIAGNOSI DEL MELANOMA

Il melanoma cutaneo è un tumore che deriva dalla trasformazione tumorale dei melanociti, le cellule che insieme ai cheratinociti formano l’epidermide, uno dei tre strati della pelle. La funzione dei melanociti è produrre melanina, un pigmento che protegge dagli effetti dannosi dei raggi solari, e generano agglomerati scuri visibili sulla superficie della pelle, i cosiddetti nei o nevi, che è il termine medico.
In Italia, secondo le Linee guida dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), il melanoma è il secondo tumore più frequente negli uomini sotto i 50 anni, e il terzo tra le donne della stessa età, ma è sempre nel nostro Paese che è stata ideata la tecnica più avanzata per scovare i nuovi casi, la microscopia confocale. Si tratta un esame diagnostico di ultima generazione che consente di visualizzare nel dettaglio le cellule e gli strati superficiali, tramite un manipolo che viene fatto scorrere lungo il corpo. Del tutto indolore, è molto rapido: dura 2-3 minuti per il viso e 7-8 per la schiena per ogni singola lesione.
Rivolgersi quindi al dermatologo di fiducia per individuare la struttura in cui è già possibile trovare l’apparecchio necessario a individuare precocemente la malattia.