QUANDO MANGIARE SANO DIVENTA UN’OSSESSIONE

Solitamente seguire una corretta alimentazione è un aspetto positivo, ma non nel caso in cui si soffre di ortoressia nervosa. Si verifica quando si ha un comportamento alimentare eccessivamente rigido e una fissazione sulla qualità del cibo più che sulla quantità, perché l’importante è che sia sano, biologico e puro.

L’ortoressia nasce dal desiderio di migliorare la propria salute, che presto però si trasforma in una vera e propria fobia. Una condizione provocata dall’eccessiva attenzione alla forma fisica e dai danni che alcuni cibi possono provocare al nostro corpo (alimenti contaminati, diete).

Chi soffre di questo disturbo, quindi, è costantemente tormentato dal cibo, sentendosi soddisfatto solo quando mangia in modo corretto e rimanendo frustrato e con forti sensi di colpa quando non riesce a farlo.

Le conseguenze dell’ortoressia sono molteplici: prima fra tutte carenze nutrizionali, dovute alla mancanza di una dieta davvero equilibrata, variegata e bilanciata nei nutrienti e che portano a squilibri quali avitaminosi, osteoporosi e atrofie muscolari. Ai problemi fisici, però, si aggiungono quelli psicologici/sociali: le persone che soffrono di ortoressia tendono a isolarsi, evitando i momenti di convivialità a tavola, e a sentirsi superiori rispetto agli altri.

Su oltre 3 milioni di italiani che soffrono di disturbi alimentari, circa il 15% di questi sono “fissati” con l’alimentazione corretta, con una netta prevalenza di uomini (11,3%) rispetto alle donne (3,9%).

04/08/2021