Il gombo (o okra) è una pianta africana appartenente alla famiglia delle Malvacee: viene coltivato in primavera anche in alcune regioni italiane come la Sicilia e la Toscana, grazie alle condizioni climatiche favorevoli.
In estate, i fiori lasciano spazio agli ortaggi dal sapore che ricorda quello degli asparagi e del carciofo, composti dal 90% di acqua. Di conseguenza, l’okra presenta una bassa percentuale di carboidrati e proteine (rispettivamente il 4% e il 2%) che viene però bilanciata da una ricca quantità di micronutrienti.
La vitamina C presente nell’ortaggio copre il 27% del fabbisogno quotidiano, mentre la vitamina A e i flavonoidi antiossidanti portano benefici per la vista. Il gombo è anche un’ottima fonte di fibra alimentare, che rappresenta infatti il 2.5% del peso, utile per abbassare i livelli di colesterolo cattivo e il tasso di zuccheri nel sangue.
Ha un’azione di contrasto ai problemi dell’apparato o al sistema immunitario se consumato regolarmente, ma attenzione che non tutti possono mangiarlo: infatti, è sconsigliato a chi sta assumendo farmaci per la cura del diabete perché potrebbe bloccare l’assorbimento della metformina.