SINTOMI, CAUSE E RIMEDI PER LA CELIACHIA

Solo nel 2016 sono stati registrati 15.569 nuovi malati di Celiachia, un disturbo in continuo aumento nel nostro Paese in cui si presume esistano 400 mila casi non ancora diagnosticati. Pur trattandosi di una intolleranza, le conseguenze della celiachia – una infiammazione cronica dell’intestino tenue, scatenata dall’ingestione di glutine da parte di soggetti predisposti – possono essere gravi. L’assunzione di grano, orzo e segale – alcuni tra i cereali che contengono la frazione proteica alcol-solubile definita glutine – causa un’infiammazione che danneggia le pareti dell’intestino tenue, provocando seri danni all’apparato intestinale, tra cui l’atrofia dei villi intestinali e il limitato assorbimento delle sostanze nutrienti contenute negli alimenti introdotti nell’organismo. Spesso non risulta semplice accorgersi di essere affetti dalla patologia, poiché questa può manifestarsi in modalità asintomatica (da qui l’elevato numero di mancate diagnosi). Quando però si presentano alcuni tra i seguenti sintomi, è consigliabile svolgere una ricerca sierologica mediante analisi del sangue, o una biopsia della mucosa duodenale, per capire se sia presente una celiachia. Tra i possibili campanelli d’allarme della malattia troviamo un importante dimagrimento ai danni del soggetto colpito, un aumento dell’irritabilità e del senso di stanchezza, un fastidioso gonfiore addominale, così come anemia, artrite e dermatite. Il migliore (e necessario) rimedio contro la celiachia è l’adozione di una dieta priva di alimenti che presentino glutine, come per esempio pane, grissini, fette biscottate, crackers e così via. Per potenziare il sistema immunitario è invece consigliato integrare il proprio regime alimentare con kefir, yogurt e latte fermentato arricchito con fermenti probiotici.