TUTTO CIÒ CHE C’È DA SAPERE SULLA IDROSADENITE SUPPURATIVA

È anche conosciuta come acne inversa l’infiammazione cronica cicatrizzante che colpisce l’epitelio del follicolo pilifero e le ghiandole sudoripare apocrine di alcune aree specifiche del corpo quali le ascelle, i glutei, il seno, la zona perianale e l’inguine.
Si manifesta sotto forma di piccoli noduli infiammati, spesso scambiati per foruncoli o peli incarniti, che nel tempo evolvono in cisti e pustole, provocando dolore al paziente che ne soffre.
La malattia, che colpisce per lo più le donne, compare fra i 20 e i 30 anni d’età e si stima che in Italia interessi quasi un milione di persone.
La diagnosi non è immediata, data la somiglianza con altre infiammazioni cutanee, ma è importante valutare attentamente lo stato delle lesioni, i noduli sotto la pelle e la loro localizzazione. Gli specialisti si basano sulla “Scala di Hurley” per definire lo stadio dell’idrosadenite suppurativa: lo stadio I prevede ascessi singoli o multipli, preceduti dalla formazione di noduli sottocutanei; lo stadio II comprende ascessi ricorrenti, la formazione di fistolosi e cicatrizzazione e, infine, allo stadio III si presentano anche fistole, ulcerazioni cronicizzate e cicatrici ipertrofiche. Il trattamento previsto per questa malattia ha come obiettivi quelli di prevenire nuove lesioni, ridurre l’infiammazione e rimuovere le pistole.

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