VISTA È VITA

A cura di Mario Parma, medico specializzato in Oftalmologia, convenzionato con Ente Mutuo Regionale

Togliendo una consonante il gioco di parole evidenzia come vedere sia risolutamente collegato alla vita. L’80% della vita di relazione avviene attraverso gli occhi. Oggi come non mai la vista è il più importante dei cinque sensi per svolgere qualsiasi azione: dalla lettura, ai sistemi digitali, alla guida e ai rapporti interpersonali che avvengono attraverso i social interconnessi.

La giornata mondiale della vista che ricorre il 14 ottobre è un evento cruciale per dare una forte sensibilizzazione in merito. Ricordiamo alcuni numeri. Circa tre milioni sono coloro che in Italia sono a rischio per malattie come il glaucoma, la retinopatia diabetica e la maculopatia, e, nel mondo, sono circa dodici milioni. A livello globale circa 2,2 miliardi di persone hanno problemi di vista, dei quali un miliardo potrebbe essere curato con una prevenzione più capillare ed efficace.

Cataratta, tracoma e difetti rifrattivi sono le cause che possono, più di altre, essere prevenute e guarite con appropriate cure, soprattutto nelle classi a basso tenore sociale. Negli ultimi trenta anni i progressi dell’oftalmologia sono stati numerosi e di altissimo valore sia nella diagnosi che nella cura di numerose affezioni. Basti pensare a come oggi la soluzione della cataratta sia anche un’opportunità per migliorare la rifrazione ed eliminare completamente gli occhiali, con un disagio minimo per il paziente.

L’incidenza della miopia sta raddoppiando nei giovani, di anno in anno, per l’uso sproporzionato dei dispositivi elettronici, che obbligano alla persistente visione ravvicinata. La degenerazione maculare legata all’età -DMLE- rappresenta la sfida più rilevante, essendo la più importante causa d’ipovisione della senilità. Il glaucoma, antica, subdola e irreversibile patologia oculare, è curabile con successo se presa per tempo. Ed è proprio in tempi non sospetti, cioè verso i 35 anni, che un controllo della pressione intraoculare può fare la differenza tra conservare la vista o avviarsi verso una china oscura.

Prevenzione, iniezioni intravitreali, studio della terapia genica, riabilitazione sono le armi, in progresso e sempre più affinate, di cui si dispone per fronteggiare questa vera e propria calamità del millennio. Molto può e deve essere fatto per limitare questi problemi, e solo il Medico Oftalmologo ha gli strumenti e le competenze adatte per individuare precocemente le malattie oculari. E rammentiamo che le cure a disposizione sono molto efficaci e risolutive se usate per tempo.

Anche in assenza di sintomi, periodiche visite sono raccomandate sin dall’infanzia, in gioventù e soprattutto con il trascorrere delle decadi. Malattie croniche come il glaucoma, la retinopatia diabetica e la maculopatia hanno esito infelice se non curate, ma basta veramente poco per salvare la vista: ricordiamoci un appuntamento dal Medico Oftalmologo di fiducia.

21/10/2022