Una malattia purtroppo ancora sotto diagnosticata ma che colpisce il 16% delle donne tra i 18 e i 64 anni, provocando in alcuni casi anche dolori così forti da rendere la patologia particolarmente invalidante sia a livello fisico che psicologico.
La vulvodinia è causata da un processo di alterazione del dolore, per colpa di una modificazione delle terminazioni nervose a livello del vestibolo vaginale, che provoca una percezione del dolore anomala. Nello specifico, la sensazione è come quella di quando si viene trafitti dagli aghi a cui si aggiunge il senso di bruciore e contrattura pelvica, dolori che si manifestano soprattutto durante il rapporto sessuale.
Nella maggior parte dei casi questo disturbo compare all’improvviso, ma può essere che sia dovuto anche a un’infezione, come herpes genitale o candidosi, o ad altri disturbi come colon irritabile, cistiti ricorrenti o intolleranze alimentari.