EMERGENZA MORBILLO IN EUROPA

Nonostante tra gli obiettivi dell’Unione Europea per il 2015 fosse inclusa la totale eliminazione del morbillo, purtroppo la malattia non solo è ancora presente nel continente, ma i casi di contagio sono persino in aumento. In particolare, la Gran Bretagna ha da poco dichiarato l’emergenza nazionale, dopo aver riscontrato un aumento di casi di morbillo “importato” dai connazionali di ritorno dall’Italia. Nel 2017 il nostro paese ha riportato 5.400 casi di morbillo, mentre dal 1 gennaio al 31 maggio 2018 la malattia risulta essere stata contratta da 1716 persone. Il morbillo è una patologia infettiva, fortemente contagiosa, causata dal virus del genere morbillivirus, che colpisce soprattutto i bambini tra 1 e 3 anni. La malattia non provoca sintomi gravi, l’eruzione cutanea che si verifica – simile a quella della scarlattina – dura tra i 10 e i 20 giorni, ed è accompagnata dalle stesse avvisaglie dell’influenza: tosse secca, congiuntivite e “raffreddore”. Generalmente, il primo sintomo del morbillo è la febbre, che con il passare dei giorni può peggiorare, ma che può essere placata con l’assunzione di paracetamolo. L’eruzione cutanea compare nei 3-4 giorni successivi, con puntini rosso vivo dietro le orecchie e sul viso, che scompaiono nel giro di una settimana.
Non esistono cure specifiche contro il morbillo, ma lo si può prevenire mediante vaccinazione, e, in caso venisse contratto, se ne possono attenuare i sintomi, grazie a sciroppi per la tosse, colliri per la congiuntivite e alcuni rimedi naturali. Per lenire l’irritazione che interessa l’epidermide, in particolare, è possibile effettuare impacchi di fiocchi di amido di riso sciolti in acqua, che rinfrescano la pelle e la idratano in profondità, prevenendo inoltre la desquamazione. Un’altra utile alleata contro le lesioni cutanee provocate dal morbillo è la crema alla calendula, che deve essere applicata con gesti lievi, senza spalmarla eccessivamente e lasciando che venga naturalmente assorbita dalla pelle.