A cura di Mario Parma, medico specializzato in Oftalmologia, convenzionato con Ente Mutuo Regionale
L’intervento di cataratta, il più frequente in ambito oculistico, non è più da considerare come la risoluzione di un calo della vista da opacità del cristallino, ma è diventato un sofisticato sistema per correggere, e talvolta risolvere definitivamente, i problemi della vista.
Asportata la massa catarattosa dall’occhio, ma conservato l’involucro esterno, s’inserisce in questo una lentina artificiale detta IOL – Intra Ocular Lens –.
Essa può essere di tipo monofocale, e allora potremo avere una visione per lontano in assenza di occhiali, che verranno, invece, utilizzati per la visione ravvicinata.
La tecnologia e lo studio costante di materiali e forme della superficie delle IOL, hanno messo a disposizione del chirurgo oculista prodotti complessi come le lentine multifocali, che sfruttando tipologie costruttive diverse consentono la visione per distante, per vicino e per il lavoro in assenza di occhiale.
Le ultime nate sono le lenti EDOF – Extended Deep Of Focus – che eguagliano le performance delle lenti precedenti, ma riducendo o annullando alcuni effetti collaterali che potevano infastidire l’utilizzatore, come senso di abbagliamento, aloni, visione stellata intorno a fonti luminose; ed erano vincolate a determinate caratteristiche dell’occhio come il diametro pupillare.
Un enorme passo avanti verso la soluzione, praticamente definitiva, della – fastidiosa – presbiopia, fonte d’intolleranza per la dipendenza dagli occhiali per moltissime persone.
La qualità visiva superiore di questi piccoli concentrati di tecnologia danno l’opportunità di rettificare difetti come miopia, ipermetropia, astigmatismo e, soprattutto, presbiopia.
L’ottimizzazione della sensibilità al contrasto e la riduzione delle aberrazioni offrono una visione confortevole anche alle distanze intermedie, quelle che sono maggiormente adoperate durante la giornata di qualsiasi persona. Migliore anche la visione notturna.
Sono adatte alle persone anziane, ma ancora brillanti e dai molteplici interessi, come lettura, socialità e guida; ma anche a coloro che sono in attività lavorativa e hanno un dinamico stile di vita. Lavoro al computer, tablet, cellulare e lettura non sono più fonte di nervosismo per la ricerca di una nitidezza spesso non raggiungibile.
Un sostegno, dato da un occhiale di gradazione leggera, potrà essere necessario solo per grandezze particolarmente ridotte nella visione da vicino, tipo caratteri piccolissimi o raffinato lavoro di cucito.
Ovviamente è di primaria importanza la valutazione fatta dal chirurgo oftalmologo sullo stato di salute dell’occhio da operare, e sulla possibilità di impiantare una lentina di questo tipo.
Vi sono alcune controindicazioni oculari come malattie infiammatorie, alterazioni della cornea, patologie retiniche della macula.
Importante è eseguire l’intervento dei due occhi a breve distanza, per facilitare un recupero funzionale migliore.
Dott. Mario Parma
6-5-25